San Giovanni in Corte

La prima notizia che attesta l’esistenza di questo luogo di culto dedicato a San Giovanni è attestata in un documento del 923. La struttura fu, poi, donata dai duchi di Napoli all’ordine benedettino, che la tenne fino alla fine del XV secolo, quando il cardinale Oliviero Carafa la consegnò alla diocesi di Napoli. La specificazione “in corte” era dovuta probabilmente ad una curtis preesistente e si rivelò poi utile per distinguere la Chiesa dalla vicina San Giovanni a Mare.

L’aspetto attuale è il frutto delle operazioni di Risanamento urbano avvenute a cavallo fra Ottocento e Novecento: l’edificio, prima inglobato in una struttura più grande, fu rimpicciolito e dotato di una nuova facciata che attualmente è dotata di un portale in piperno, risalente al 1600, sormontato da un cartiglio che reca incisa la dedicazione della Chiesa e la data di un restauro. Sopra il portale è posizionata una piccola edicola con un bassorilievo raffigurante l’Agnello Pasquale e, grazie ad un’iscrizione posta sulla parte alta della facciata, possiamo immediatamente conoscere la dedica della Chiesa ed anche la proprietà delle varie congreghe.

Chiesa di San Giovanni in Corte: gli interni

La Chiesa di San Giovanni in Corte è costituita da un’unica navata, coperta con volta a botte che sostituì il soffitto originario nel 1869. Su questa stessa navata si affacciano sei cappelle, tre per ogni lato con archi a tutto sesto poggiati su pilastri, che custodiscono altari del Settecento e numerose opere realizzate appositamente per questa Chiesa ma anche spostate qui da altre strutture a seguito delle operazioni di Risanamento.

Nel presbiterio è collocato l’altare in marmi policromi, anch’esso del XVIII secolo, sormontato da una tela attribuita a Pietro Bardellino, raffigurante la Madonna e i Santi Giovanni Battista e Giovanni Evangelista.

Alla sinistra dell’ingresso vi è un ambiente, oggi utilizzato come una sagrestia, che conduce alle antiche sepolture della Chiesa attraverso un passaggio sotterraneo.

Come gli altari, anche l’organo e la cantoria risalgono al 1700.